Nella didascalia che chiude i titoli di testa si legge: “Dal bacino mine- rario di Massa Marittima diparte la teleferica più lunga d’Europa, adibita al tra- sporto del minerale dal sottosuolo al mare. I1 documentario ne mostra l’aspro e singolare percorso”. Conclusi i titoli di testa, l’immagine si apre su di una veduta di Massa Marittima in pieno giorno. Seguono una morbida panoramica dall’alto verso il basso del Duomo, della torre dell’orologio e riprese di varie scorci del paese, accompagnati da un coro che intona “Maremma amara”. Una corriera parte dalla piazza principale, mentre le campane suonano a festa. Subito dopo viene inquadrato lo stabilimento minerario. Si sentono i rumori della sirena d’inizio lavori e si vedono i macchinari in funzione. Gli operai si dirigono verso l’ascensore che li conduce nelle viscere del suolo. Calzano tutti gli elmetti e alcuni di loro impugnano delle lampade ad acetilene.Vengono poi descritti alcuni momenti lavorativi: alcuni operai che svuotano un carrello, la teleferica in funzione, l’attività dei macchinari della laveria adibita al trattamento del materiale scavato, alcuni operai che controllano il funzionamento dei macchinari. Vengono anche inquadrati, in successio- ne, un contadino che ara un campo con due buoi, delle lavandaie intente a lavare i panni e a cantare, alcuni butteri che guidano un gruppo di cavalli. Sullo sfondo si staglia la teleferica. Vengono quindi ripresi due operai che parlano al telefono. Le loro voci sono sopraffatte dal rumore delle macchine. Si passa infine a illustrare l’intero percorso della teleferica, dalla campagna alla nave che accoglie il mate- riale trasportato. Il documentario si conclude con l’immagine serale di due uomini a cavallo, due butteri, che attraversano un campo seguendo il tracciato della tele- ferica.